9 febbraio 2010

GRAZIE

è passato poco più di un anno da quando ho cominciato a scrivere questo blog.
prima ne avevo un'altro,e prima ancora come credo quasi tutte le donne ho avuto una serie interminabile di diari.ho sempre scritto,e purtroppo per me non ho mai saputo scrivere.
è difficile da spiegare.ma come sempre ci provo,a modo mio.
prima e seconda elementare:odiavo leggere.per me era penoso.piuttosto piangevo ore,e sfinivo chiunque,ma leggere era una cosa che proprio detestavo.eppure a detta di tutti ero tanto intelligente,creativa,estroversa,attenta,ordinata,ero geniale ed interessata.diciamo pure che ero la cocchina di tutte le maestre,ma che tenevo in pugno anche i bulletti della scuola,perchè a sei anni ero più alta e più sveglia...(qualcuno ancora si chiede-mbè?e poi che t'è successo?presa la targa del tir????)
poi cambio casa e scuola,e nella mia vita entra una donna incredibile.opinabile sotto certi aspetti,ma io ho campato di rendita fino ad oggi,e ancora se sono in difficoltà mi fermo a pensare come farebbe lei.
mia madre ha forgiato il mio carattere,e lei SA.mia madre fa schifo per quante cose sappia.ma a volte non risponde alle mie domande,non mi dà una spiegazione,e invece di insegnarmi mi fa quella faccia di sufficienza,stupita di come io possa essere tanto poco acculturata-o per meglio interpretare il suo sguardo:ma può essere che io abbia partorito una simile deficente???-.mi ha instradata,ma diamo a cesare quel che è di cesare.
in terza elementare lorenza ha finalmente imparato a leggere.divoravo libri uno dietro l'altro,senza sosta,leggevo fino quasi a mattina,perchè non potevo dormire senza sapere come terminava una storia.e a volte mi rendava isterica il loro finire senza in realtà essere finiti,quel dare ad intendere mi innervosiva.io volevo risposte.
decisamente una risposta l'avevo data io a chi sosteneva che non sapessi leggere:forse il passero Cip coi suoi amici non erano interessanti quanto i pattini d'argento,20000leghe sotto i mari,o come robinson crusoè.se mi avessero dato dei libri da leggere,invece di monosillabi per dementi probabilmente adesso sarei il genio che promettevo di essere a sei anni.
ho ancora l'incubo di un pomeriggio del lontano 1987 in cui io in lacrime,schifata,leggevo per la milionesima volta il titolo di una storiella a mio padre.
ANDIAMO A GIOCARE LASSù?
ricordo il sole delle 15 che filtrava dalla tenda.una qualunque domenica pomeriggio in cui i minuti scorrevano di una lentezza disarmante.volevo essere ovunque.ovunque ma non seduta lì,in cucina a fissare la credenza in pino,seduta davanti a mio padre che imperterrito mi faceva fare da un tempo interminabile la stessa cosa,con mamma che ogni tanto lanciava un occhio dal cucinino verso di noi,tra il lavaggio di un piatto e l'asciugatura di una pentola.chissà.forse il suo non intervenire a salvarmi era un modo per dire tacitamente che trovava bello che mio padre mi degnasse di attenzione...bo,non le ho mai capite queste cose... me l'avrà fatta rileggere seriamente un milione di volte,dicendomi che sbagliavo.ma dove??????
io leggo ciò che c'è scritto.
poi si vede che ad un certo punto la mia intonazione tra le lacrime è cambiata e lui ha detto che finalmente ero stata brava...ma brava de che????
ma se l'ho detto uguale per la milionesimaeunovolta!!!!!!!!
aaaaaaaaa,ci dovevo leggere pure il punto di domanda!!!!!!!!!ma pensa,e allora,me lo potevi dire 3 ore fa????invece di torturarmi e farmi piangere inutilmente?che dico,3,4 volte,poi uno lo aiuti,gli dici cosa sta sbagliando,perchè se no lo rincocomerisci.e lì ho capito quanto mio padre poco m'ascoltasse,perchè lo giuro,io non ho mai letto quella frase come una domanda,solo come affermazione,ma si vede che s'avvicinava l'ora di 90'minuto e c'aveva fretta di smettere di torturare me,per passare al retro delle 200 schedine che prendeva dal tabaccaio.
mai capito perchè seguisse e segnasse per 90 minuti ogni singolo risultato.dico io,ma se ti senti le partite ti rilassi, e solo alla fine prendi la tua schedina giocata e la confronti 1 sola volta coi risultati no??ce perdi meno tempo e te stressi meno??bo,comunque queste son cose che ti segnano,fin da bambina,e io in quella primavera del 1987 mi son giocata la possibilità di un nobel per l'astrofisica.
quel giorno abbiamo messo le basi per l'autocompatimento,per il disfattismo,e per questa aura di sfiga che un pò mi contraddistingue da sempre.ecco,mi deve dire merda sempre e comunque,perchè così mi posso giocare il coppone a briscola:l'autoironia.
divagato?????qualcuno lo chiama in modo molto più figo "flusso di coscienza"e io lo adoro da sempre,specialmente da quando ho scoperto che il mio modo di scrivere aveva un nome tanto importante ed altisonante.
dicevo dunque che cambiando scuola sono un pò scapuzzolata sulla maestra marisa.impallinata con la matematica,la geometria,l'analisi logica e quella grammaticale,con la buona educazione e la pulizia personale.
ecco,un pò quella donna mi ha salvata e mi ha capita.non del tutto,ma mi ha capita.
conosco l'italiano,conosco le strutture fisse di un articolo,di un diario,di una lettera,di una descrizione.
le conosco,eccome se le conosco.
ma io devo fare sempre come mi pare.in pratica frego la regola.da sempre.sempre e comunque.
io so scrivere,ma finisco sempre per scrivere cose che mi toccano personalmente,e finisco sempre per perdere il segno.parto bene.sto per 5,a volte 6 righe nel tracciato,poi esplodo.
il mio carattere prende sempre il sopravvento.ecco,me ne uscivo sempre con almeno un 7+,perchè anche se cannavo totalmente il tema,riuscivo ad essere esilarante anche a 8 anni.
...nacqui pagliaccio......
e così la mia infanzia e la mia adolescenza sono state segnate da grandi traumi,dati da brutte vicende familiari,grandi moti di ribellione,grandi,grandissime,sonore risate spensierate.
fondamentalmente amo ridere,anche se con l'età a volte guardo chi ride per nulla e il pensiero che mi si materializza e a volte lascio uscire dalle labbra quasi involontariamente è un "...macchec'havraidaride?"
e a volte mi guardo con gli occhi di una 15enne spavalda e agguerrita,e mi faccio un pò tristezza,perchè sono diventata per certi versi come quegli adulti che fissavo senza capire davvero.
li vedevo grigi e tristi,sempre un pò incazzati col mondo,e ignari del fatto che se la prendevano con tutti meno che con loro stessi-unico vero impedimento all'essere felici-
pensavo che fossero le limitazioni dell'avere 15 anni ad essere l'ostacolo alla mia felicità.
credevo fossero le restrizioni paterne ad impedirmi viaggi,concerti,ed una vita naif,a dipingere guardando il mondo da una mansarda a parigi,o da un grattacielo a ny.
avevo giurato che sarei andata in india.
avevo detto di voler partire dall'india per arrivare shanghai.
mi ero ripromessa di non chiudermi in me stessa a rimpiangere tutte le vite che potrei vivere.e invece l'ho fatto.
SONO DIVENTATA ADULTA.
e se fino a ieri mi incazzavo con me stessa,quasi come se il tempo che passa fosse stata colpa mia,oggi mi sento saggia e consapevole.
c'è tempo,finchè di tempo non ce ne sarà più.
quindi posso essere felice?to,sì...che cosa incredibile,che scoperta!...sono libera di scegliere.
tutta una vita a palleggiare pensieri in testa.chi mi dava del genio,chi della stupida.
chi passava ore ed ore a dirmi cosa potessi fare con le mie capacità,e poi in un secondo pretendeva che lasciassi perdere tutto,perchè non c'erano i soldi per,o perchè non c'era il tempo per,o ancora secondo pincopallo era una perdita di tempo,e quindi dovevo lasciar perdere ciò che fino all'attimo prima sembrava l'oro.
solo così sono diventata da 15enne incasinata,ma felice,determinata,cocciuta,tenace,...
una 30enne scazzata,triste,insicura,sempre sull'orlo di una crisi di nervi.
trovo incredibile quando mi sento dire che sono un carrarmato,che a me non m'ammazza nessuno...proprio io?che certi giorni chiudo le imposte sperando che nessuno decida di venirmi a rompere l'anima.
io,la stessa persona che si convince di essere un fenomeno grazie ad un commento su un blog? ci vuole davvero poca autostima......
uno pieno di se e consapevole non cerca consensi,se arrivano bene,se no fa nulla.
le persone consapevoli del loro talento bastano a se stesse.
io no.sono 3 anni che lavoro sulla fiducia e sull'autostima.
in un certo senso ho fatto passi da gigante,ma mi commuovo,le vostre parole mi fanno felice,il vostro consenso certi giorni in cui vorrei mollare tutto sono una cosa che mi tiene aggrappata ai sogni con le unghie e con i denti.
negli ultimi giorni mi sono arrivate proposte e lusinghe.ancora non mi sento pronta a dire di sì a tutto.c'è stata una cosa in particolare che mi ha fatta emozionare fino alle lacrime,e il solo pensiero....be,mi chiedo se non abbiano sbagliato indirizzo e-mail.cioè,sicuri?volete proprio me?
io devo ringraziarvi.
tutte. in un anno è come se avessi preso un caffè con ognuna di voi.sono entrata nelle vostre case,nelle vostre teste ed io ho aperto le mie porte.
ho cominciato a divertirmi quando ho ricominciato a fare quello che mi passava in mente,a sentimento.senza preoccuparmi dei giudizi.e in quel momento ho ricominciato a piacermi.
devo certamente fare tanta strada,sia stilisticamente che dal punto di vista dell'autostima.forse sarò davvero serena il giorno che smetterò di usare l'ironia nello scrivere e quando parlo,perchè è un'arma potente.è il mio scudo.
fino ad allora sono lieta di fare ridere e sorridere.qui almeno sono tranquilla e so che non mi sto difendendo,anzi..... grazie,perchè se sto tornando bambina,forte,libera da preconcetti,speranzosa,se non mollo,se lascio riemergere quello che è il mio vero IO ... è anche merito vostro.

p.s.grazie anche a chi non mi ha capita neanche di striscio,perchè il loro totale disinteresse,la loro cecità,il loro scegliere quelli accondiscendenti,e il loro conseguente avermi tolto un posto di lavoro,e relativo stipendio,mi avrà sì levato scarsi 700euro al mese,ma mi ha ridato la voglia di vivere.adesso so a quali compomessi non voglio scendere,e se si è chiusa una porticina mi si è spalancato non dico un portone,ma almeno un cancelletto.vivo e so di farlo.hai detto niente!

12 commenti:

Ricciolo Creativo ha detto...

Devo ammettere che è difficile trovare post così lunghi, incasinati e così pieni di vita.
Un racconto nostalgico e divertente, hai inventato un nuovo genere? Cmq bello senza essere banale, colorato dei colori che la vita ci mete a disposizione e con una grande dose di autoironia. Non di facile comprensione ma molto, molto interessante e ricco di stimoli di riflessione. A me che sono una grande appassionata di libri e diari è davvero piaciuto tantissimo, soprattutto perchè ha il profumo della semplice realtà.
BRAVA!!!!!!
Beatrice

Beta ha detto...

Invidio il tuo lasciarti andare, svuotare il cuore e la mente, mandare tutti a f.....o! e ritrovare/ritrovarti 10 100 1000 volte ... e come la fenice, rinasci ogni volta dalle tue ceneri e ti riscopri nuova e più forte. Ammiro la tua lucidità, la tua introspezione, il tuo essere Tu e basta! Grazie... a te! Un abbraccio

bellanna ha detto...

Quanto amore per la vita, quanta passione e tenacia ci sono nelle tue parole. Grazie per aver condiviso tutto questo con noi e w le persone insicure, che si mettono in discussione, che cercano di capire e di correggere il tiro, che sono sempre alla ricerca di qualcosa, perchè chi cerca trova:-D
A volte con te mi sembra di guardarmi allo specchio. Ma quanto è grande il bacio che ti mando? taaaanto così

Amrita ha detto...

ma io,ma quanto posso solo volervi bene?????

Perline e bottoni ha detto...

Gira e rigira credo che alla fine c'è un filo rosso che acomuna tutte noi: una sensibilità perticolare, la necessità di trovare se stesse, la voglia di condivisione e la necessità di ascolto. Riflettevo sulle tue parole anche molto dure e pensavo a quanti danni si possano fare per insensibilità, ignoranza, superficialità o distrazione. Io voglio darti solo un abbraccio ideale e una iniezione super di autostima.

titti73 ha detto...

Cara Amrita, dopo aver passato la mattinata a scriverti un commento lunghissimo( come sono prolissa da un po' di tempo) mi sono accorta che non riuscivo a pubblicarlo perchè non mi veniva consentito. Per paura di perdere ciò che avevo scritto (pensa che banana!) me lo sono completamemte ricopiato su un foglio (praticamente sono le 13 e passa e sto ancora sul pc!). Appena posso proverò a ridurlo e a scriverlo nuovamente. Magari proverò sulla tua posta elettronica. A presto. Titti

Amrita ha detto...

sai paola,è lo stesso filo che ho sentito subito.con alcune è stata pura empatia,immediata.e mi sono concessa il lusso di essere me stessa,senza voler giustificare comportamenti comunque umani.un pò sono carrarmato,è vero.sbatto e riparto di slancio.ma mi prendo i miei tempi per leccarmi le ferite.mi lamento,mi annoio,sogno,gioisco,e mi preoccupo poco di mostrare il fianco,perchè mi sento in famiglia.perchè so che tutte avete momenti simili.ho trovato subito un mondo da ammirare,eppure non ho mai sentito la competizione.è uno scambio continuo.e un sostenersi a vicenda.anche solo esserci mi fa sentire fortunata.

Gisella ha detto...

Brava Amrita, forza e coraggio...io ci sono! Sono con te, quando vuoi, se mi vuoi...e non sono perfetta!
Un bacione Gisella

Val_ ha detto...

Lo so che non ti vuoi sentir dire che sei un carrarmato, ma il pensiero che mi ha invaso il cervello leggendoti è: questa ha le palle. Hai un gran coraggio mia cara, coraggio ad analizzarti così, coraggio nel farlo pubblicamente, coraggio nell'ammettere, prima, e scrivere, poi, gli errori degli altri. Soprattutto certi altri, già sai. Ti stimo molto per quello che hai scritto.
Valeria

Amrita ha detto...

oh,ma io adoro sentirmi dire che sono una forza,questo mi carica e me ne convince.in realtà sono un budino molle...
ecco,sono come il calabrone,che non sapendo di non poter volare,vola e se ne infischia...

Anna ha detto...

brava amrita, per quello che hai scritto, per averlo condiviso con noi... del resto i diari prima e i blog ora hanno quella valenza catartica e ad ogni parola scritta un senso di benessere e leggerezza che arriva

Donnaraita ha detto...

Budino molle tu?????? naaaaa macchè scherzi???? Io sono rimasta incantata dalle tue parole, m'è scappata pure la lacrima. Mi piaci proprio mio bel budinozzo e sono contenta che hai voluto condividere con tutte noi tutto ciò. Quindi... forza e coraggio....
Sfogarsi eccome ma andare avanti nonostante tutto....
Ti abbraccio forte
Rita