11 luglio 2010

QUANTIFICANDO

quanti oggetti dobbiamo possedere per riempire il vuoto interiore?

9 commenti:

kattyg ha detto...

credo che il vuoto interiore sia incolmabile ...
è una bella riflessione... anche se molto triste... :-(

Elena Galli ha detto...

non-quantificabile purtroppo.
un abbraccio

i Bibetti ha detto...

per il vuoto interiore nessun oggetto può... ma il calore di un sorriso gratis aiuta a rimarginare le falle dell'anima...
ti nvio un luminoso sorriso

Marilena ha detto...

Gli oggetti per colmare il vuoto interiore fanno poco, è come mettere un cerottino su una gran ferita,
per colmarlo, tanti abbracci, sorrisi sinceri, parole e pensieri puliti.
un abbraccio Marilena

Giuliana ha detto...

Fosse così semplice, purtroppo non servono e non bastano...una biciclettata la mattina presto, un sorriso del mostrillo, un abbraccio di mia madre quando sta bene ed è in vena di affettuosità, una cena con amici...palliativi che con me a volte funzionano e mi fanno stare in pace con me stessa, a volte no
Cerca accanto a te, sicuramente troverai qualcosa.
Un bacio grosso così
Giuliana

gra ha detto...

bella domanda !??
se nella tua saggezza trovi risposta, dimmelo. ne ho sempre bisogno.
un abbraccio.

NUNZIA by Le Gioie Di Perla ha detto...

Solo il calore riempie gli spazi vuoti.

Amrita ha detto...

dunque con questi 43°C dovrei essere piena.
scherzi a parte temo facciano piacere,in tutta la loro inutilità.
posso comprare un acquario,come avere condizionatori che sanno parlare 6 lingue e fanno anche il caffè,posso comperare una pianta al giorno,o un vestito,o un gioiello(ovviamente sono esempi,di cose che non compro,perchè se facessi acquisti compulsivi per stare meglio,dovrei acquistare una casa più grande una volta al mese),ma il senso d'inadeguatezza non ti lascia mai,se non per alcuni rarissimi istanti.ED HO LA NETTA SENSAZIONE DI BUTTARE NEL CESSO IL MIO TEMPO E QUELLO DI CHI MI STA INTORNO...

Anna ha detto...

la vita a mio parere è fatta di piccole cose, piccoli piaceri che bisogna coltivarsi piuttosto che consumare compulsivamente.
Ma per godersela meglio bisogna anche imparare a volersi davvero bene, sfrondare quello o chi ci fa star male.