14 novembre 2014

COME PREPARARE IL SUCCO DI MELAGRANA

Vi dicevo che sono nata in umbria, ed ogni tanto riesco a fare un fine settimana dalla nonna.
Come sempre la perfetta madre italica si accerta che 

  • la prole sia sempre bene ed abbondantemente nutrita
  • la prole sia sempre bene ed abbondantemente vestita
  • la prole segua tutte le regole da lei largamente elargite ogni qualvolta ci fosse stata occasione per snocciolare un qualche consiglio che non è mai un consiglio spassionato, bensì una precisa regola di vita, che guai a dimenticarsela!

Poi carichi l'auto, e ringrazi il cielo di avere una mamma sempre tanto preoccupata per la tua salute, perchè sai che mangerai gratis per giorni.
Questa volta, tra le tante altre cose mi ha dato dei cachi, delle mele selvatiche e una cassetta abnorme di melagrane, raccomandandomi di spremerle per farne del succo, che pare faccia solo bene.


Le tantissime proprietà della melagrana le potete trovare in rete, senza neanche fare troppa fatica, io brevemente vi ricordo solo che sono un concentrato di antiossidanti,di vitamina C, K, B, A, potassio, Il ferro, calcio, magnesio, fosforo e, in misura minore, manganese e zinco.
Grazie alla presenza di tannini riduce i radicali liberi. Il suo succo può svolgere anche azione di prevenzione per le malattie cardiovascolari ed il consumo regolare aiuta a ridurre il rischio di colesterolo.
A noi semplicemente piacciono, e siccome in casa la tendenza è quella di evitare le medicine (a meno che non se ne possa proprio proprio fare a meno),preferiamo consumare cibi freschi e sani,in questo caso anche gentilmente offerti dalla natura, e dai vicini che li hanno negli orti, solo come piante ornamentali, e non si offendono se ne prendiamo Da piccola mi piacevano tantissimo! intanto, sono tra quei frutti divertentissimi quali ciliegie e uva, che dopo essere stati mangiati si prestano a varie battaglie di semini sputazzati. 
Poi io le trovavo belle e poetiche. In realtà io amo visceralmente ogni pianta che mio nonno ha piantato per ogni componente della famiglia, ma questa è veramente una cosa al di là della logica, è puro sentimento...
Il loro aspetto è ruvido, grezzo, esternamente sembrerebbero dei frutti così poveri e poco ricercati, ma a guardarle bene, il calice fiorale, crea sul frutto una vera e propria corona, e da sempre questo mi fa tornare alla mente "l'amore delle tre melagrane",uno dei racconti contenuti nella raccolta delle "fiabe italiane" di Calvino, che mia madre mi leggeva nei piovosi pomeriggi autunnali quando ero piccola.
In contrapposizione a tanta semplicità, all'interno nascondono la perfezione. Sembrano gioielli rosso rubino, finemente cesellati. Ogni acino è perfettamente adeso a quelli accanto,e crescendo trovano ognuno il proprio spazio. Per non parlare della delicatezza che occorre per maneggiarle! Un tocco maldestro e "sanguinano".
E questo è uno dei motivi per cui ho un pò smesso di mangiarle.
Da piccola mi venivano offerte belle e sbucciate.
Poi devo aver fatto qualche tentativo solitario e mi devo essere imbrattata ben bene, senza trarne gran soddisfazione, e così anche io devo averle snobbate.
Ma le mamme servono anche a questo!
Così la mia mi ha mostrato come si fa, senza far diventare la cucina una probabile scena del crimine alla "Dexter".

Vediamo cosa serve per fare circa 1 litro di succo di melagrana:
3 melagrane
2 cucchiai di miele
acqua
1 coltello 
1 frullatore ad immersione
1 colino
1 bricco

Cominciamo a togliere la corona delle melagrane


Incidiamo più profondamente la parte interna


Voltiamo il frutto e d eliminiamo una piccola sezione di buccia anche da qui.


Osservando il lato dove abbiamo scavato via la corona, si vede abbastanza chiaramente che all'interno è divisa in spicchi. Individuateli, e praticate delle incisioni leggere da sopra a sotto.


Poi aprite delicatamente la melagrana e cominciate a sgranare i chicchi.


Rimuovete tutte le bucce, interne ed esterne, anche se ho letto che possono essere utilizzate per farne dei decotti, ma non avendo trovato informazioni dettagliate sull'uso e sulla conservazione, questa volta le ho buttate, ma se avete voi ricette su come riutilizzarle, prego, son tutta orecchi!



 Mettete tutto dentro ad un bricco, e passate tutto col frullatore ad immersione.


Poi, versate tutto in un colino a maglie piuttosto strette


ed aiutandovi con un cucchiaio fate filtrare tutto il succo, e gettate i semini avanzati.


 3 melagrane e 35 minuti dopo, questo è il risultato!


 La melagrana però è sì buonissima e fa tanto bene, ma è anche incredibilmente aspra, e Diego ad esempio, non la beve così schietta e concentrata, e per renderla più gradevole approfitto, ed aggiungo un altro ingrediente che amo: IL MIELE (anche questo rigorosamente fatto non industrialmente, ma da un cugino del nonno, con le arnie in mezzo ai filari della vite), 
    

mescolo bene bene, e poi, come ultima cosa, aggiungo tanta acqua, fino a raddoppiare il volume del succo.
Questi ultimi due passaggi sono assolutamente facoltativi, perchè potete variarli in base al gusto personale. 
Io intanto ho una bevanda di frutta fresca, da accompagnare a pane e marmellata per merenda.


Vi ricordo un altro paio di cose: consumate le melagrane velocemente dalla loro raccolta, e conservatele in terrazza se potete, in una cassetta, coperte con uno strofinaccio. poichè in casa possono fare antipatici moscerini, attirati dalla maturazione, e le bucce col calore interno, possono cedere acqua, seccandosi, e rendendo complicati i vari passaggi per pulirle.

1 commento:

Squitty ha detto...

Melagrana, questa sconosciuta! Interessantissimo post!