me ne vado in giro in allstar,jeans e capelli arruffati in un elastico,come se i 15 anni non fossero mai finiti. chiaramente il grado di responsabilità è ben diverso.ma diciamolo pure,senza falsi pudori, senza tanti perbenismi: io non sono stata una 15enne. no,io ero proprio un uragano( impregnata di sani sentimenti e con un cuore grande così), mi sono ficcata in certi casini, che a pensarci adesso...
ho frequentato la peggio gente e i peggio posti. ma evidentemente mi doveva andare sempre bene.
mai rientrata un sabato sera,senza che il sole della domenica fosse stato già alto. mi piaceva proprio la notte, e andare a letto presto per me equivaleva a perdere momenti cruciali di vita, quella vera, non quella in standby fatta di doveri, scuola, studio, casa. Rientravo da scuola(oddio, rientravo,e spesso dovevo essere stata a scuola,ma non troppo spesso ci ero effettivamente andata), alle 15.15. mollavo lo zaino e alle 15.30 ero già fuori. Rientravo per cena e tempo mezz'ora stavo di nuovo fuori, o infilavo la faccia in un libro per riemergere solo dopo l'ultima frase dell'ultimo capitolo. Vivevo vite, facevo viaggi meravigliosi, ho conosciuto gente, visto cose, assaporato cibi, amato profumi grazie ai libri.
Ma la cosa che più amavo fare a 15 anni era decidere cosa sarei e cosa non sarei diventata "da grande".
fra le varie,ero decisa a diventare una viaggiatrice. chiaramente un'artista, ed una fotografa, e perchè no, una scrittrice.
Ma le certezze più radicate erano su cosa NON volevo diventare. Non volevo diventare mentalmente vecchia. non volevo essere una che si accontenta, non volevo essere una mediocre, non volevo smettere di essere curiosa, o smettere di stupirmi delle cose e non volevo assomigliare ai miei genitori.
giorni fa ho ritrovato un libro che la me 18enne ha amato alla follia: flash.katmandù il grande viaggio.
L'ho letto.l'ho amato.l'ho assimilato.l'ho sviscerato.l'ho fatto mio. ho affrontato quel viaggio mentale decine di volte,tanto da aver sentito il bisogno di stilare una lista di cose da fare ASSOLUTAMETE prima di morire,per poter dire di aver vissuto davvero una vita che valga la pena di essere vissuta.
Dentro al libro ho ritrovato un foglietto con questa lista:
- visitare almeno 5 capitali europee
- imparare l'inglese
- fare una personale di fotografia
- leggere tutta la divina commedia
- fare un viaggio in barca a vela tra le isole greche
- percorrere tutto il cammino di santiago a piedi
- visitare il sud america
- vedere almeno 10 concerti epici
- imparare a suonare la chitarra
- imparare a nuotare
- visitare shanghai
- ripercorrere il viaggio di Charles Duchaussois.
- provare l'assenzio.
Così,un pezzetto alla volta voglio accontentare quella 15enne e farle prendere le sue rivincite. se le è strameritate. e se anche così non fosse,non cascherà certo il mondo!
Intanto mi porto avanti
2 commenti:
Porca bacca.... e me lo dici cosììììììì... Dunque a 15 ero quasi seria.... niente canne.. niente alcool che fa male alla pelle.... viaggi si quelli si.... ho girato un pochino ma non troppo.... ma ho visto grandi posti .... Ora all'alba dei 46.... mi sento mooolto più giovine.... Niente tailleur..... no no... del tacco non se ne parla che mi prendo le storte e riaggiustare le ossa a quest'età è più complicato.... Jeans.... piega fatta in casa..... stivalaccio e zero voglia di essere comandata a bacchetta....... Cosa ho realizzato?????? Tutto e niente, ma questo è certo poco di quello che hanno fatto i miei genitori pur amandoli.... no no..... E infatti sono sempre stata la pecora nera in famiglia la pazza che tornava a casa ad ore improbabili. la pazza che tornava a casa con cresta e capelli blu.... la pazza.... Ciao amore mio....... :D
sai che io amo le pecore nere?!
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