30 agosto 2021

TEMPORALI 30 AGOSTO 2021

Anche agosto è volato via, in un soffio. Oggi ha piovuto e mi è tornato in mente il primo acquazzone settembrino, di un anno fa. Io, sola nella casa, ad annusare il profumo della terra e dell'erba, e a godere del suono dello scroscio incessante dell'acqua. Meraviglia allo stato puro. Con quel diluvio, si chiudeva un'estate torrida, appesi a controllare ogni notizia su quella che chiamo ODISSEA 110. Normative scritte, riviste, vociferate, non confermate, smentite prima ancora di essere approvate,... Ci hanno tenuti col fiato sospeso per mesi, per capire che strada intraprendere, tanto che da settembre che si doveva iniziare, tutto è slittato a luglio inoltrato dell'anno seguente. Oggi tutto quel marasma mi sembra superato e lontano secoli. Il giorno del rogito, ci siamo presi il pomeriggio per andare a brindare alla casa, emozionati, felici, consapevoli del rischio preso, ma entusiasti. Abbiamo brindato e bagnato anche il noce, il nostro noce, che abbiamo amato da SUBITO. Tutto intorno 40°C, mentre sotto le sue fronde, che quando siamo arrivati toccavano terra, tanto erano lunghe e pesanti, un bel fresco, la brezza, e la pace.
Quel giorno eravamo semplicemente raggianti. Dalla terrazza ci siamo goduti un'ora il panorama, IL SILENZIO, poi abbiamo iniziato a curiosare ovunque. Ricordo che passavo e spalancavo porte e finestre, volevo sentire entrare la luce, il sole, aria fresca, nuova vita. Avevo già in testa persino l'arredamento, fino all'ultimo dettaglio. Camminavo e la vedevo già finita. Erano mesi che passavo le nottate a spulciare pinterest, e incasellare cose da cui prendere spunto. Quel giorno ero così felice ed energica, che ho dimenticato di aver passato i 5 anni precedenti chiusa come un riccio, avvitata su me stessa, bloccata. Quel 31 luglio sono un po' rinata. A volte basta un progetto, grande o piccolo che sia, a darti la spinta. Nei mesi che sono seguiti, è stata una corsa costante. Demolire il demolibile, pulire il giardino da erbacce e piante infestanti o pericolose per altezza e posizione, e riportare aria e luce. Un po' alla volta. Nella casa e in me.

28 agosto 2021

28 AGOSTO 2021 POR LA CARRETERA

Questo ultimo anno è stato devastante a livello emotivo. Forse quello in cui la mia vita ha subito la svolta più significativa. Mi ero ripromessa di tenere un diario delle evoluzioni del restauro della casa. Ma il tempo scorre veloce, mentre le cose evolvono con una lentezza snervante. Ecco, il 2020/21, nonostante tutti i cambiamenti, se dovessi riassumerlo in una parola, credo che la più adatta sarebbe ATTESA. Un incessante susseguirsi di attese snervanti. Logoranti. Dove stavo un anno fa? Che pensavo? Che facevo? Un anno fa osservavo il mio posto nel mondo, carica di idee, sogni, progetti, reimparavo a camminare dopo 6 anni di torpore, e mi sedevo sul pozzo, o nell'erba, pensando di essere fortunata. Siamo riusciti a comprare la casa della nostra vita. Ci siamo sentiti orgogliosi. Perchè lo abbiamo fatto, lo abbiamo voluto, sognato, e infine ci siamo riusciti. Al di là della parte economica, la cosa che più mi fa sentire orgogliosa, è proprio la determinazione. L'aver deciso che non eravamo felici, e che volevamo qualcosa di diverso. Non abbiamo lasciato che fosse solo un sogno, ed un rimpianto, ma ci siamo messi a realizzarlo.

26 agosto 2021

FERITE

In questi giorni le mie paure piu profonde stanno occupando molti dei miei pensieri, quindi mantenere il distacco è estremamente difficile. Cerco di non perdere la bussola, ma non penso che l'italia abbia mai visto un periodo così buio, dai tempi del fascismo. Per carità, abbiamo la tv, 2 auto di media a famiglia, uno smartphone a testa, tic toc, fb, il frigo per ora sempre pieno, ma temo che le carenze siano ben più gravi. Stanno venendo meno i principi fondamentali, la sicurezza, le certezze, la dignità. Si sgretola sotto i piedi un tessuto sociale così come lo abbiamo conosciuto da sempre. I passaggi sono tanto graduali, da sembrare nel complesso anche accettabili. Piccole cose obbligate, per avere ciò che prima era naturale, ovvio, ma quello che più mi fa incazzare è più personale. Oggi che tornavo a vivere, che avevo sogni, progetti, e la voglia di realizzarli, qualcuno sta mettendo in discussione il futuro, mischiando le carte. Il cambiamento, soprattutto di qualcosa che non funziona, di per se è una grande cosa. Ma un buon cambiamento non dovrebbe avvenire basandosi su bugie, su interessi economici, su follie genetiche, a qualunque costo. Che un cambiamento sia necessario, è evidente. Secondo uno studio, un mese fa abbiamo consumato già tutte le risorse che potevamo permetterci quest'anno. E nelle 3 settimane seguenti, ha bruciato per incendi dolosi mezza italia. I roghi, lo scempio, i danni ambientali, economici,... non sono calcolabili. quanto valeva la Sardegna? e la Sicilia? la Sila... in Puglia le fiamme sulle abitazioni. E in Campania, Lazio, Umbria,... Le bellezze naturali della nostra terra, andate in fumo in pochi giorni. Quanti secoli serviranno per sanare i danni? Quello che non entra nelle teste di queste persone, è che stanno commettendo un crimine, efferato. Sono bruciati animali, boschi, campi coltivati, proprietà di chi vive di questo, e insetti, fondamentali, dal più grande al più piccolo per il mantenimento di un ecosistema. Dove sono tutte le Greta del mondo? Le istituzioni? Troppo impegnati a fare il bagno al mare o a vedere come imporre il codice a barre a tutti, per poterci tenere per le palle a vita? E gli italiani? L'eco assordante del gran cazzo che importa. Basta poter mangiare al coperto e vedere la partita? Abbiamo la fortuna di vivere in un nazione con la più vasta cultura ARTISTICA, e abbiamo una vastità di paesaggi e risorse, una cucina e una tradizione vinicola che il mondo intero ci invidia. Ma in italia NON C'E' LAVORO. BALLE. BALLE COLOSSALI. Non c'è la voglia di investire nei sogni. Non c'è la cultura del crederci. Non c'è la speranza di poter riuscire. Ci fermiamo prima di averci provato, o di averlo sognato, consci che questo stato ci tasserà anche i sogni nel cassetto. Non è possibile far ripartire questo paese strozzando tutti, tranne i soliti noti. I 4 papponi regolarmente sorridenti col culo comodo su una poltrona, in qualche programma Tv. Com'è che se ne è uscito il sig. Shish pochi giorni fa? Gli italiani devono soffrire, sudare e spaccarsi la schiena. Se si sfasciano abbastanza allora forse lo stato interviene. Certo. Per mangiarsi l'italiano e i suoi sogni realizzati, a suon di tasse. Autogol clamoroso. Ma tranquillo mio caro, gli italiani hanno la memoria corta, e ne uscirai illeso anche sta volta. Per par conditio, gli altri fanno tutti schifo alla stessa maniera, tra chi doveva aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, e il resto della feccia immonda che sta facendo la muffa la dentro da circa 30 anni. Non se ne salva uno. VERGOGNOSI, RIDICOLI, IMMORALI, LADRI, BUGIARDI, CRIMINALI, CORROTTI E COLLUSI. Ero troppo piccola per ricordarlo da presidente, ma oggi capisco chi fece fermare la lezione per 5 minuti di silenzio, a lutto, il giorno che morì Pertini. IL PRESIDENTE DEGLI ITALIANI. Non abbiamo più politici di una simile caratura. E oggi piu che mai questa nazione ne avrebbe bisogno. Servirebbero investimenti nelle infrastrutture. Abbiamo la rete stradale più vergognosa d'Europa. Ma noi cresciamo nel pressapochismo. Ci sguazziamo! Perchè fare una cosa bene una volta, se possiamo tenere cantieri aperti 40 anni? Tra una gara d'appalto e un cambio di gestione, trovare un colpevole diventa complicato, e poi vuoi mettere in 40 anni quanta gente ci può mangiare? Ma ci son solo strade da rifare, basta puntare un dito su una cartina... E 2 parole su tutti i diplomati che potrebbero restaurare opere e siti archeologici? ne avremmo da far mangiare per decenni così tanta gente, ma vuoi scherzare? se trovi una villa romana, in italia ci fai una bella gettata di asfalto, e fai pure veloce, sia mai fermare il progresso!!! I cervelli in fuga. Fior di ricercatori, di medici, che se ne vanno. in italia se hai una testa non vai bene. non ti uniformi. Stoni nel coretto. E se poco poco sei motivato e ci vuoi ancora credere, te ne vai, perchè questo stato non ti aiuta. Potrei andare avanti all'infinito. Dalla riqualificazione urbana, a quella dei borghi montani. Chi ha saputo vedere, e sfidare i preconcetti, ha creato realtà meravigliose, borghi, e alberghi diffusi, strutture ricettive di una bellezza antica, genuina, senza devastare, senza invadere, ma valorizzando ciò che di bello ci è stato lasciato. Oggi manca una classe politica di pensatori, di uomini d'onore, di persone di spessore, di gente ONESTA, che creda veramente in ciò che fa, e faccia ciò in cui crede e sappia a che prezzo. In un paese civile, libero, pensante, orgoglioso, molti sarebbero già in galera da un pezzo, e qualcuno decapitato con la testa ficcata su una picca. Di molti mediocri si scorderanno tutti, ma a qualcuno toccherà l'onore di finire sui libri di storia, e quei nomi verranno associati ai peggiori aggettivi. Avete venduto la vostra anima, e può ancora stare bene, ma smettete di svendere il nostro futuro e la nostra vita.

8 luglio 2021

DOMINO

 Sto diventando insofferente a tutto il brusio di sottofondo che mi circonda h24. In questo ultimo periodo ho spesso la necessità di silenziare il mondo. E' frustrante desiderare con ogni cellula di poter cambiare qualcosa e rendersi conto di essere una goccia in un oceano. Non sono mai stata una troppo tecnologica, non fa parte delle mie capacità stare al passo con i cambiamenti, ma onestamente neanche me ne frega più di tanto, sopravvivo molto tranquillamente. Nell'ultimo anno ho abusato a periodi di pinterest, per farmi un'idea di che faccia vorrei che avesse la nostra casa, e negli ultimi due mesi, ho iniziato ad usare regolarmente fb, per lo stesso motivo, sostanzialmente. Questa casa e tutto ciò che le ruota intorno, sono diventate cose prioritarie, non tanto per una questione di stile, ma di armonia, e di pari passo ho iniziato una ricerca di ordine equilibrio e semplicità anche dentro di me, e in ciò che faccio e di cui mi circondo. Bene, in due mesi su un social, tra le cose interessanti che sicuramente mi sono state utili, ho anche fatto il pieno. Sono arrivata ai limito massimi di sopportazione. Un ricettacolo di frasi fatte, commenti a effetto eco. Esseri umani che riversano odio e frustrazione sul prossimo, da dietro ad una tastiera. Commenti volgari, insipidi, sgrammaticati al punto da far venire la pelle d'oca, misogini, razzisti, un costante fomentare odio.  Un giorno ho installato tik tok per pura curiosità. ho resistito 2 ore. Ma veramente stiamo andando in questa direzione? Io non ci capisco nulla, sarà il lavoro di un futuro prossimo? Perchè poi è diventata una professione, con gente che prende anche una marea di soldi. Gente che... gli influencer... oddio gli influencer...  Ok, proverò a dirlo nel modo più semplice e onesto che riesca. Ci sono effettivamente persone con contenuti di qualità, piacevoli da seguire, che ti arricchiscono coi contenuti, ed hanno tutta la mia stima, ma ho fatto indigestione di analfabeti che parlano senza riuscire ad esprimere un concetto. Privi di qualsiasi contenuto, senza arte ne parte, e stanno la a postare amenità completamente senza senso. Ma perchè?  I balletti. masantissimamadonnadeiballetti. E io che speravo avessimo toccato il fondo con le foto con la bocca a culo di gallina. e 'nvece NO. 

Ma oggi ho proprio sentito il bisogno di fare lo struzzo. Mentre me ne stavo li a dividere carta e plastica, che riflettevo su come diminuire il consumo familiare di materiali inquinanti, e cercavo uno shampoo solido da acquistare, in 15 minuti mi sono ritrovata seduta, triste, impotente, arrabbiata, frustrata, bombardata da informazioni, senza che nel mezzo ci fosse una sola buona notizia.

In 15 minuti mi sono scivolate davanti agli occhi le immagini del golfo del Messico, con il fuoco in  acqua, il disastro in mare nello Sri Lanka, la mattanza dei cetacei nelle Faroe,  gli incendi tra Canada e Stati Uniti, l'invasione delle cavallette nel centro degli USA, ma restando in casa, il cinghiale intrappolato in Lazio, in un buco, i lupi inseguiti in veneto da un pazzo, il lupo ucciso in Abruzzo, i rondoni assetati in Sicilia, il tizio che si è rubato dai nidi, uccellini di pochi giorni per rivenderli, il canile lager con 110 husky, la discarica coi maiali nel cremonese, e poi il covid, le varianti, i vaccini che non son vaccini ma sperimentazioni, sulla gente che si fida di un sistema corrotto, la Ocean Viking che ha tratto in salvo oltre 300 persone di cui 110 e più , minorenni, le mutilazioni dei genitali delle donne in africa, gli abusi nel carcere a Santa Maria Capua Vetere...

Ecco, per un minuto sono rimasta lì con le parole di un amico nel cervello, CI MERITIAMO UNA BELLA ESTINZIONE DI MASSA, UN METEORITE SELETTIVO, facciamo schifo.

Un concentrato di orrore. Ogni giorno. Ogni minuto. E invece di capire che serva fare qualcosa subito, in troppi stanno sui social, lobotomizzati a ripetersi che il nemico é l'immigrato, lo stato, il diverso da noi... e che andrà tutto bene.  ma PERCHE'? Cazzate! Qui non va bene un accidente! Ecco, oggi è stato tutto troppo. L'istinto di autoconservazione mi ha imposto di spegnere, eliminare, distaccarmi il più rapidamente possibile da tutto sto schifo. Probabilmente è anche per questo che sono tornata a rifugiarmi tra le pagine del blog, perchè mi serve meno brusio, più silenzio, calma e intimità, che non riesco a trovare dove tutto è troppo rapido, i pensieri sono di un massimo di due periodi, e per i più, questo è già un deterrente all'attenzione. Si guarda la foto, si legge il titolo, e non un articolo, ma si commenta lo stesso, senza nessuna cognizione di causa, tutti possono dire TUTTO, rendendo di fatto tutto un infinito silenzio.

Ed ho così iniziato a pensare, rendendomi conto che in realtà molte persone non hanno problemi con il prossimo, magari hanno amici che arrivano da altri continenti, che professano altre religioni, mangiano cose diverse, ma essendo amici, viene abbattuto il muro della diffidenza, non sono più percepiti come diversi, come che ne so, entità estranea e diversa che "ci ruba il lavoro", il problema nasce quando stanno su un social, dietro ad uno schermo, con un'arma in mano. E' come se venisse sdoganato il permesso di poter dire qualunque cosa, e le parole fanno eco senza scemare, ma amplificandosi. E' il branco. Ha proprio un nome questa cosa: EFFETTO GREGGE. Si spegne il pensiero razionale, per dare spazio a comportamenti che presi singolarmente, gli stessi individui condannerebbero. Ma scivolare in certe dinamiche è di una semplicità disarmante. Oggi faccio davvero una gran fatica a spiegarmi, soprattutto perchè i miei pensieri si accavallano a immagini terribili, e sono agitata. Trovo che sia tutto così collegato, che ho difficoltà di discernimento, e quindi mi viene semplice passare da un problema ad un altro. Ecco, penso che le nostre parole e i nostri gesti abbiano sempre un impatto e si moltiplichino, per emulazione, in chi ci circonda, e che forse sia il caso di pensare molto bene alle conseguenze delle nostre parole, prima di pronunciarle. Possono ferire, fare male e restano indelebili nella testa, e quel che è peggio, si moltiplicano. E i nostri comportamenti hanno bisogno di più pensiero a monte, di capire davvero che impatto abbiamo sul lungo termine. 



7 luglio 2021

WIND OF CHANGE

e rieccomi, più vecchia di un anno, ma con la consapevolezza di aver imboccato un sentiero che sento mio. Ci sto lavorando. Non mi interessa quanto lenti siano i miei passi, sono molto più concentrata sulla mia non immobilità, che è qualcosa che mi stava togliendo il respiro, e i giorni.
E' sempre molto difficile per me afferrare i pensieri e le mie emozioni. Troppi, tutti insieme, contrastanti, e se chiudo gli occhi, posso immaginarmi seduta in una piazza di qualche meta turistica, con decine di lingue diverse che si mescolano, ma sono sempre io, e le mie mille voci interiori, con tutti i progetti, le paure, gli impegni che sto prendendo nei confronti di me stessa, e del mondo. 
sento l'urgenza di un cambio di rotta, di fare solo scelte che mi permettano di stare bene, dentro, ad uno strato profondo. E' un bisogno di semplicità e semplificazione. 
E' come se dopo un lungo letargo che ha fagocitato anni di me e di ciò che potevo essere, qualcosa si sia svegliato dal torpore, e freme per esplodere. Complici di questo processo, sono stati una depressione disabilitante, la scelta di cambiare casa e vita, e il lockdown, che per il mondo ha coinciso con una pausa da tutto, mentre per me è stato l'esatto contrario. Per me un anno fa ha coinciso con l'epifania della consapevolezza.
Consapevolezza... 
un passo alla volta sto scoprendo, o ritrovando la capacità di fare cose e affrontare situazioni, mentre prima subivo una vita che non mi apparteneva.
Mi rendo conto di quanto poco serva per creare un momento magico, indelebile, carico di emozione.
Ed è così che voglio continuare a vivere. 


22 agosto 2020

HOME SWEET HOME

avrei tanto voluto scrivere giorno per giorno ogni emozione, bella o brutta, perche trovo che nascondere le difficoltà, le incazzature, i nervi tesi come corde di violino, serva solo ad edulcorare la realtà. e non è qualcosa che mi interessa. ci siamo infilati in un'impresa titanica, e non filerà sempre tutto liscio. non saremo sempre felici o sereni. la stanchezza e i dubbi avranno spesso il sopravvento, ma credo sia normale e giusto farsi mille domande, tentare mille strade, prendere le misure tante volte per poi fare un taglio solo.

....pausa gelato😅



ok, in principio c'è stato un undicenne che si divertiva a giocare col calore di una stufa a legna, per sciogliere le penne bic...

poi quella sua espressione felice mi ha ricordato come anche io ami il calore del fuoco vivo, il profumo della legna, il suono dei ciocchi di legno che ardono, ed è nata una discussione su dove o come avremmo potuto infilare una stufa in casa.
dopo 4 giorni era palese l'infattibilità della cosa... e quindi abbiamo preso la sola decisione saggia. l'unica possibile... cambiare casa!
ormai il pensiero del focolare, il progetto, il lavoro di ristrutturazione, e tutti gli annessi, tra cui avere uno spazio esterno PRIVATO E SILENZIOSO, si erano insinuati, ed è iniziata la ricerca. 
abbiamo trovato subito un casolare qui vicino, ma assolutamente proibitivo il prezzo di partenza.
quindi abbiamo fissato un limite assoluto di spesa. e un limite di metratura minima.
e il 9 marzo scorso abbiamo visto una casa che ancora mi duole dirlo, ma mi è rimasta negli occhi. fuori mano, in mezzo a un accidente di niente, solo una stradina di campagna, in quel di russi, e peschi a perdita d'occhio, fino all'argine del montone. niente, io mi sono innamorata di quel rudere. enoooormeeeee. ma appunto un enorme rudere da ristrutturare. che significava una cifra per i lavori che non avremmo messo insieme in 10 vite. a malincuore, a febbraio abbiamo abbandonato l'idea di prenderla (anche se io ho scalciato parecchio). ed è ricominciata la ricerca del posto perfetto per mettere radici.
la settimana pre lockdown abbiamo visto decine di case, valutato distanze, prezzi, metri, posizione, pregi e difetti di ognuna. alla fine l'abbiamo trovata. 
per lui sentirla sua è stato quasi automatico. a me è servito un po' più di tempo, per svariati motivi.
un po' la casa precedente, un po' la vicinanza ad una provinciale, che per quanto sia è trafficata, e quella vicinanza col mondo strideva col mio pensiero di isolamento, silenzio e quiete. 
poi ho iniziato a farci l'idea. ma a piccole dosi e solo qualche sera ci ho fatto dei progetti effettivi. per lo più il mio gironzolare per pinterest era una cosa generica, applicabile a qualsiasi casa. non volevo restare male se qualcosa fosse andato storto. ma poi il mutuo, le assicurazioni. le carte, le firme, gli appuntamenti seri, concreti, con notaio, direttore di banca, geometra...e quegli ultimi 10 giorni di attesa sono stati peggio dell'ultima settimana di gravidanza. 
e alla fine...


7 luglio 2020

SOGNI AD OCCHI APERTI

e rieccoci, luna piena, terrazza, il profumo dei fiori, una birra ghiacciata e un hang che suona.
Mi ritaglio un momento di pace per fermare i pensieri, che ultimamente sono sempre troppi.
Credevo che cambiare capitolo, voltare pagina, cambiare tutto ciò che crea stress e farlo diventare rilassante, fosse piu semplice. magari non subito, ma l'entusiasmo per una nuova vita credevo mi avrebbe sopraffatta e riempita di energia positiva. invece ora è tutto un casino informe.
Senza peccare di presunzione, mi sento molto il dio di Guccini in mezzo al caos primordiale.
Alla fine spero ne uscirà un universo decente, con tutte le stelle e i pianeti al posto giusto.
So che alla fine il nostro sogno prenderà una forma concreta, bella, e che ogni angolino sarà pervaso di ricordi, gioia, stupore, fatica, ...tanta tanta tantissima fatica, ma alla fine ci godremo il nostro angolino di felicità. altri 20 giorni. e ci siamo.
La fase della progettazione ci sta un po' terrorizzando, ma troveremo delle soluzioni. lo so. ne sono certa. Anche se ancora non so come.
Mi vengono in mente le parole di una ragazza che frequentavo a 17 anni: Ad abbassare la mira si fa sempre in tempo!
Invece è una vita che volo basso per non disturbare, per non essere mai ciò che potrei essere, è una vita che sogno ad occhi aperti senza crederci mai davvero. Ma alla soglia dei 40 te lo chiedi pure... a che serve una vita senza sogni,senza uno scopo preciso, senza la possibilità di lasciare un segno e vivere i tuoi momenti in armonia con il tuo essere?
Avrei potuto svegliarmi prima. puntare i piedi prima e impegnarmi davvero in qualcosa di concreto.
Invece sono una cogliona. ma ancora sono viva. quindi ancora c'è tempo.
Oggi vedo solo ostacoli. Un lungo e difficile percorso costellato di mine e ostacoli di ogni genere.
Ma se c'è qualcosa che non mi manca sono le idee e le risorse mentali. e stramba che sia troverò la mia strada.


7 giugno 2020

COME SI GUARISCE DA UNA DEPRESSIONE (BOH)

Non sono un medico, quindi di base posso dire solo cosa è successo a me.
Un giorno la depressione è arrivata, ed ho fatto tanta fatica ad uscirne perchè per un pò è stato il mio bozzolo sicuro. mi ci sono crogiolata dentro, e come si dice? se non puoi uscire dal tunnel...ARREDALO!
E cosi è stato. ma i problemi si sono sommati, perchè nel fantastico tunnel delle merdaviglie, difficilmente sei solo, e raramente ci trovi persone belle o a posto con la capoccia.
Io sono finita tra le grinfie di un narcisista convinto. che facendo finta di aiutarmi, mi usava per sentirsi più forte.
Sono incappata in un numero di frustrati allucinanti, che pretendono di spiegarti perchè non sei adeguata. i santi e i prosperi del tunnel. quelli che son tutto loro, poi però fanno fare le cose agli altri e se ne prendono i meriti.
Non credo di aver voglia di dedicare loro più di queste 4 righe, perchè come dicevo, per uscire dal tunnel, per prima cosa devi capire che ci sei dentro, seconda cosa quando vedi che da sola non ne esci e non fai che raccontartela, quando il tuo bozzolo sicuro è diventato oggettivamente una merda, e rende le tue giornate ancora più problematiche, allora resta 1 cosa da fare. USCIRE DA QUEL CAZZO DI BOZZOLO, che non sei un baco...
affrontare le paure che ti ci hanno portata dentro e mandare bellamente affanculo chiunque ti dica che non sei adeguato, che ti manca uno scalino per essere all'altezza di tizio, caio o sempronio. e un pezzetto alla volta, anche se fa male, anche se c'è da dare 10000 musate, non importa, anche se sei un bradipo a fare tutto, intanto sei li che lo stai facendo.
Io ho chiesto aiuto al mio medico, che mi ha indirizzata e son finita a tirare fuori una vita in poche sedute.
Non sono guarita. resto misantropa nell'anima, e forse questo sarà sempre un tratto distintivo di me.
ma diciamo anche che nel momento in cui ho deciso di tirare fuori la testa dalla sabbia, ho trovato persone che pur non comprendendo tutto ciò che stavo passando, mi hanno supportata, mi hanno spronata, hanno fatto il tifo per me e mi stanno accanto, nei giorni buoni e in quelli di merda, nelle mattine in cui non mi ricordo cosa sono entrata a fare in una stanza, e nelle notti in cui il sonno non arriva neanche con le goccine magiche.
Eppure solo 2 mesi fa sembravo quella stordita di Rose, quella del titanic per capirci, che galleggia su una porta (il mio divano). lo sappiamo tutti che ci sarebbe potuto stare pure quel povero cristo di jack, ma io sono rimasta li non 1 ora, ma circa 5 anni, e non ci volevo nessuno.
Eppure accanto a me avevo delle persone, a cui chiedo profondamente scusa, ma io non ho scelto, deciso o voluto essere cosi. E' successo e mi sono solo ripetuta che sarebbe passata da sola, cosi come era venuta.
ma il voler guarire deve partire da dentro. da un bisogno enorme di vivere. di tornare ad essere ciò che si era.
uno schiaffo morale a quei mediocri che come dicono loro "AVVOLTE CAPITA CHE NON PUOI ESSE QUELLO CHE SEI. OGNIUNO DEVE STA AL SUO POSTO"
ricordo loro che possono dire finchè vogliono di avere un lavoro importante e di essere adeguati, ma che alla 3' elementare almeno io, povera non adeguata, ci sono arrivata.
e il prossimo che si azzarda a dirmi che non valgo niente, minimo minimo si piglia un vaffanculo dal cuore. poi non dite che non vi ho avvisati.... succede questo a pestare le persone. prima o poi gli si rompono i coglioni.


26 maggio 2020

QUANDO VOLEVO ANDARE A SANTIAGO. e poi son diventata misantropa



Avevo un bel lavoro. pesante. ma nessuno ti paga per grattartela. ma mi dovevo un cambio di rotta. troppo tempo fuori, e troppe poche certezze, per me, per lui e soprattutto per quel bambino che tanto avevo voluto ma che non potevo mai vivere appieno. cosi mi sono licenziata, e siamo stati a Bruxelles(di cui un giorno vi parlerò) e stavamo progettando il viaggio di una vita, un qualcosa che avrebbe dovuto cambiare il nostro modo di vedere e intendere la vita. 

un viaggio lungo cosi tanti km, fuori,  ma soprattutto dentro di se...
ma il karma è una strana cosa, tanto da, tanto toglie, e mentre nonna, che per lei anche il paese della zia, a 10 minuti di curve era l'estero, sbraitava e metteva il broncio,perché saremmo stati tutti lontani, i suoi bambini, ha pensato bene di spaccarsi la testa del femore.
L'ospedale, i 30 giorni più assurdi della mia vita, le giornate scandite dai turni degli infermieri. 
io li. ferma. e li vedevo arrivare assonnati, fare il giro, andare in pausa, darsi il cambio, andarsene, e ridarsi il cambio la mattina seguente... ed io li. immutabile. come un film in time laps. 
era qualcosa di surreale.
il giorno cercare la quiete, la notte pregare che arrivasse presto il giorno coi pensieri più nitidi di nonna, che la notte aveva paura e piangeva e non capiva... e come avrebbe potuto? sospettare un enorme tumore al polmone quando aveva solo una stupida gamba rotta. sono stati i 30 giorni che hanno cambiato la mia vita,credo.
impari chi il proprio lavoro lo fa per passione. chi per caval donato. chi lo detesta. ma non importa... potresti prendere a testate anche i muri se servisse a darti ancora un minuto solo con quella assurda vecchia che in 90 anni ti ha dato ogni goccia di amore che aveva. senza lesinare mai per gli altri, perché eravamo tutti figli uguali. io un po più però. l'ho sempre saputo...lei era la MIA. e quando hanno detto che era questione di tempo io ho deciso che non lo potevo accettare. che i rapporti fittizi mi fanno orrore. che non dirò mai qualcosa che non penso solo perché ci si aspetta questo.
che se non avrò nulla di carino da dire, allora farò silenzio. che non vorrò mai più finte amicizie di convenienza, tanto per riempire spazi.   ed ecco... benvenuta MISANTROPIA



un ringraziamento speciale per aver permesso di sopportare quei giorni a PAOLO NUTINI  che ha (a sua insaputa)permesso a me di smaltire la rabbia con lui, e mi ha urlato IRON SKY centinaia di volte,lasciandomela urlare con lui e poi ha cullato quei pochi sonni fatti,...

e vorrei ringraziare flavia dolciami, andrea schiavone, antonello bovini, l'anestesista figo che non ci avrebbe scommesso un soldo bucato sul risveglio di nonna... ma come le ha fatto notare lei, le capponi so de na tempra bona.
un grazie allo staff e ai pazienti e ai familiari di questi, del reparto di ortopedia del Silvestrini di perugia, perchè con la delicatezza, la professionalità, la voglia di fare davvero la differenza, con tutta la loro umanità,sono riusciti a rendere un po piu leggeri i miei giorni di quell'agosto assurdo. GRAZIE. e come vi dissi allora, vi auguro che la vita non vi renda mai dei cinici insensibili.ce ne sono già troppi di pressapochisti. voi fate cio che amate, sempre nel migliore dei modi.

15 maggio 2020

COME SI TORNA A SCRIVERE DOPO 5 ANNI?

boh  sono davanti ad una tastiera di un pc che non é il mio. troppo abituata al cell per ricordarsi anche solo come si faccia uno stupido punto interrogativo.
solo per riuscire ad entrare in questo spazio virtuale che per anni é stata la mia casa, é stato un dramma di note, avvisi , consensi...  ma io volevo solo scrivere. 
neanche. volevo solo vedere se ero ancora in grado di fare le cose piu elementari, dopo 5 anni. 
5 anni di buio profondo. di un nero appiccicoso come la pece, che clinicamenente ha un nome : DEPRESSIONE PROFONDA.
forse non e il modo migliore di tornare, forse c'erano argomenti più leggeri da dove partire. ma e un punto come un altro. 

Può colpire chiunque. così. senza preavviso un giorno trovi un po' difficili fare cose che prima erano normalissime. poi un giorno ti trovi ad accompagnare tuo figlio a scuola e a metà del viaggio di ritorno ti fermi, in un posto bellissimo che hai la fortuna di vedere tutti i giorni,ma lo guardi con gli occhi del terrore. dovrai rivederlo tra 5 ore, circondata da persone che ti parlano, ti osservano, nel peggiore dei casi ti salutano appoggiandoti una mano addosso e il solo pensiero ti morde feroce lo stomaco, e stai lì, rimetti. piangi. sei basita e furiosa e non sai perchè, ma sta succedendo a te. non lo puoi minimizzare, perchè è doloroso. reale. non sai come farlo smettere. ti inonda di sensi di colpa. lo nascondi, ma sei tu. 
E'la tua vita. e sta succedendo e non sai come fare  a fermarlo. e allora ti dai alibi e lo nascondi... ma e li...








16 dicembre 2014

PUNTO CROCE

In principio furono matite colorate. 
Poi arrivarono chiodi e martello della misura delle manine di una bimbetta di 3 anni, per emulare il nonno.
Poi presa da sfiancamento, nonna mi insegnò a fare la maglia, ma passava troppo tempo a recuperare le maglie che predevo dai ferri e a sciogliere i nodi che creavo, e mi suggerì di darmi all'ippica.
Vennero i braccialetti coi nodi intrecciati, e il ricamo, durante i pomeriggi con le suorine.
Poi arrivò la pittura, il mosaico, e la scultura, il tiffani, il feltro, la pittura su vetro, il decoupage e tutto quello che può venirvi in mente, io ho provato a farlo. 
2 cose non mi sono mai piaciute. L'uncinetto ed il punto croce.
Li trovavo vecchi. non ci vedevo applicazioni utili od interessanti. 
Poi ho scoperto un mondo.
Certo, ancora manca nel mio repertorio il punto croce, ma ora so che non è solo fiocchi di nascita e bavaglini.
Guardate un pò qua!





Ah, già, e poi c'è l'uncinetto.
Beh, di lui vi parlerò presto, ora devo andare a decidere cosa preparare per cena, che abbiamo un ospite. 


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7 dicembre 2014

COME CREARE UN POMELLO, DOVE UN POMELLO NON C'E'

Chi mi conosce lo sa, stare ferma non è nelle mie corde, e questo vale un pò per tutte le sfere della mia vita. Se parliamo di casa poi, ho una mia filosofia, certamente discutibile, ma ripeto, casa mia, regole mie...
E così, pur apprezzando la staticità e la bellezza di certe case sempre uguali a se stesse, con tutte le certezze del caso, col letto di quando eri ragazzina, sempre lì dove stava 20 anni fa, con gli stessi quadri, gli stessi oggetti, con tutte quelle cose che seppur non ti siano mai piaciute, hanno sempre avuto il fascino della stabilità e della memoria, io preferisco che la casa si muova con noi, che segua le nostre esigenze, i nostri tempi. mi servono cose funzionali, non costose, o inutili. 
Certo, poi finisce che sia più facile che io sbatta contro un mobile a casa mia che a casa di mia madre, perchè qui le cose si muovono, e non fai in tempo ad avere una mappa mentale, che la mia perenne insoddisfazione mi fa ruotare gli oggetti, così, per non sentire la noia...(ma anche un pò perchè ci piace da morire complicarci la vita.
Ad agosto, dopo aver riverniciato in qui e in lì, dopo aver fatto costruire una mensola gigante sopra la testiera del letto, in ferro e listelli, ci siamo ritrovati a sovrapporre settimini e comodini per creare il ponte. Benissimo, se non fosse per un dettaglio... i cassetti superiori di tutti e 4 i pezzi, sono privi di pomello, perchè si aprono da sopra. 
Siamo stati un pò così, aspettando un'idea, e continuando ad aprire il cassetto sotto a quello senza pomello, per poterlo aprire da sotto. Una cosa macchinosa e decisamente scomoda. 
Finchè l'idea...
Considerando che in commercio è difficile trovare 4 pomelli uguali ai nostri, e che le cose definitive non fanno per noi, non ce la sentivamo di bucare il frontale dei cassetti, quindi abbiamo comprato 2 targhette stupide in un negozio della catena "casa" che si potevano montare con un pò di silicone, senza fare danni.
10 minuti ed il gioco è fatto!
Vi spiego come:
1.scegliete un'immagine con uno spessore tale da poter essere afferrata e tirata bene, senza difficoltà.
 2.rimuovete eventuali ganci
 3.pulite le superfici dei cassetti ed il retro delle targhette, con uno straccio imbevuto di alcool, per rimuovere tracce di grasso.
4.applicate in un paio di punti un pò di silicone. Se esagerate, niente paura, con un dito pulite e spostatelo dove serve. Non abbondate, e se non siete abituate, ricordate di non premere troppo sulla pistola del silicone, o lo vedrete fuoriuscire per ore!
 5.premete con forza la targhetta contro la superficie del cassetto, sistematela nel punto esatto e tenetela ben ferma per un paio di minuti. Eventualmente prendete le misure, e fermatela con del nastro di carta, che rimuoverete più tardi, quando avrà fatto perfettamente presa.
 6.Fate la stessa cosa sugli altri cassetti, e tornate eventualmente a sistemare ciò che può essere scivolato


Ok, ora prendetevi 1 minuto, per l'orgoglio, giusto il tempo di rendervi conto che mancano ancora 2 pomelli, ma infondo Roma non è mica stata costruita in un sol giorno!

Quando troverete qualcosa che vi piace basterà ripetere i punti qui sopra. Senza dimenticare l'ultimo e fondamentale:
7.pulite la pistola del silicone del marito e riponetela al suo posto, su, senza fare i capricci, che vi conosco mascherine!

30 novembre 2014

PALMA, UN GIRO SULL'AUTOBUS TURISTICO(6)

Questo post sarà prevalentemente fotografico, una carrellata di immagini, neanche particolarmente dritte, o a fuoco, ma chiedere all'autista di non frenare mi pareva eccessivo. 
Ho fatto mezzo viaggio in piedi, spiaccicata contro la balaustra anteriore, che neanche Rose sul Titanic, ma questo non è stato sufficiente per avere scatti decenti, spero comunque di darvi un'idea di quello che può essere la città.
Ci lasciamo alle spalle il Castillo de Bellver, per tornarci 3 ore dopo, ed approfittare di un parco giochi per bambini, a qualche centinaio di metri, proprio alle porte del bosco sottostante, e per fare merenda al bar,per riprenderlo in seguito per tornare in centro, perchè come vi dicevo è l'unico bus che arriva fin lassù.


E con questo prometto che ho finito di raccontarvi Palma.
In casa abbiamo una sorta di regola, non visitare 2 volte lo stesso luogo, eppure a me questa città è rimasta nel cuore, e chissà, che presto o tardi , vedremo il resto dell'isola, e ci concederemo anche una sola giornata a palma...
Intanto io sto pensando che sarebbe proprio ora di fare un giretto nel centro europa... chissà che in primavera non si riesca...