Stanotte non sono riuscita quasi a chiudere occhio.
Sono in agitazione,perchè ho come la sensazione di non riuscire più a fare cose che prima erano semplicissime.
Sto lavorando sul nuovo volto del blog,senza sapere assolutamente che rotta voglio prendere.
Tra poco sarà il mio trentaesimo compleanno, e mi sono lasciata prendere il cuore da futili oggetti,dei quali probabilmente potrei davvero fare a meno, considerando il costo dello sviluppo delle fotografie,lo spazio che poi serve per riporle, e da non sottovalutare, la mia velocità molesta nel rubare attimi di vita.
Al di là della bellezza di queste macchine fotografiche, riflettevo sulla qualità delle immagini,che ricorda tremendamente quelle che ho scattato per una vita, con le macchinette più assurde.
Fissavo la canon di mio padre, riposta gelosamente nell'armadio, nella sua custodia in pelle, ed ogni volta che potevo me la mettevo al collo,sognando di diventare una fotografa, o almeno di comprendere i meccanismi di quel tesoro.
A me invece toccavano per fare pratica,dei trabiccoli che oggi custodirei gelosamente!
Una delle mie macchine fotografiche credo addirittura di averla trovata in un fustino di detersivo,o qualcosa del genere!
Ho avuto un paio di vivitar,ricevute tra i 9 ed i 12 anni, ho giocato con delle kodak usa e getta, ho avuto una polaroid originale dei primi anni 80 (di cui continuo ad ignorare l'esatta ubicazione in questo momento. semplicemente un giorno scomparì...), ho avuto una kodak ektralite 400, un'olympus af-10, una cosetta che faceva foto adesive, e poi potrei andare avanti una giornata ad elencare con quante macchine fotografiche mi sono divertita.
Quando andavo in gita con la scuola era il dilemma: quanti rullini mi porto? ok,adesso ho... ummmm, vediamo... 36 foto per 5 rullini, e 3 lunghi giorni davanti: NON LE DEVO SPRECARE!
E poi giù a fotografare cartelli stradali, scarpe, mutande stese nei bagni dell'albergo, particolari di visi deformati,...
Scattavo come se non ci sarebbe stato un domani.
Credo quindi sia doveroso condividere con voi le 10 regole d'oro della lomografia:
- REGOLA #1 portate la vostra macchina fotografica SEMPRE con voi.
- REGOLA #2 usatela sempre,giorno e notte
- REGOLA #3 la lomografia non è un'interferenza nella vostra vita, ma è parte di essa
- REGOLA #4 provate a scattare "di fianco"
- REGOLA #5 avvicinatevi il più possibile ai vostri oggetti del desiderio lomografico
- REGOLA #6 NON PENSATE. SCATTATE!
- REGOLA #7 siate rapidi
- REGOLA #8 non preoccupatevi in anticipo di quello che avrete catturato sulla pellicola
- REGOLA #9 e poi non preoccupatevi neppure dopo
- REGOLA #10 NON PREOCCUPATEVI DELLE REGOLE.
Fotografia a parte, credo siano a prescindere, delle ottime regole di vita!
6 commenti:
Post nostalgico ..anche io ricordo una KOdak anni 80 purtroppo misteriosamente sparita da casa dei mei, che peccato!...la Lomo mi incuriosisce ma troppo faticaaaaaa.
Grazie per le belle parole nel mio blog. IL tuo ha un 'volto'? Mi incuriosisce il termine che hai usato, e' come se fosse una persona x te, bello!
Della serie "troppo giusto!!!"
Credo anche io che le regolette siano valide anche per la vita.
Baciotti e grazie della visita.
Ciao Cinzia
Ottime regole per buone foto, ma specialmente di vita: specialmente non preoccupatevi delle regole!
L O V E a palate e buona giornata!
Ila
Pensa che le foto sono uno dei miei principali ostacoli per quando faccio un post... mille dubbi e ansie sul risultato... seguirò i tuoi preziosi consigli e chissà... ;o))
Che bello rileggerti... è proprio vero... c'è nell'aria un'energia creativa che ci trascina e ci accomuna!!
Un abbraccio grande e a presto ;o)
Elisa
Vedo con piacere che non sono la sola ad essermi riaffacciata nella blogsfera...speriamo ci duri!
Grazie per il passaggio e complimenti per il post molto interessante!
A presto
Grazia ;)
Che bello questo post, leggendolo ho ricordato con piacere il periodo in cui gironzolavo felice con la mia reflex alla scoperta di tesori nascosti :)
Bentornata nel web!
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